L'aria fredda ma ancora accettabile di un giorno d'inverno. Un bosco fatto di silenzio e assenze e quindi perfetto per essere usato come una sorta di studio dove ogni diverso angolo poteva fornire location particolari, suggerimenti, idee. Juliet aveva i colori dell'estate e il contrasto con i toni di terra e acqua tipici di quella stagione erano si scontati, ma certamente per me interessanti. Sono i contrasti, le differenze, i delta a generare spazi di interpretazione ed energia. Sempre o comunque e non solo in fisica.
Ma anche, molto semplicemente, erano quei contrasti a definire una tavolozza di colori in cui il blue e l'oro avevano un loro ruolo speciale. Ritratto d'inverno. Senza l'inverno. I colori dell'estate avevano allontanato i timbri di un inverno che solo tramite queste note sembra apparire. Come spesso avviene, l'idea iniziale era virata e si era trasformata in qualcosa di diverso, senza accezioni qualitative particolari. Semplicemente diverso. E quindi suscettibile in futuro di altre revisioni o nuovi tentativi di percorso. Juliet, a portrait. Comments are closed.
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AuthorA general blog, but still personal. The name as a tribute (my tiny, personal one) to the Crimson King. No specific matter, no specific path or target to be followed or reached. A space where to collect events, ideas, perspectives coming from the world around, but still under my own control. Archives
February 2020
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