Giorgia Bazzanti, concerto di presentazione dell'album "Non eri prevista" Le ultime note si spensero lentamente, confondendosi con gli applausi e le voci
Echeggiarono ancora una volta sulle pareti e sui calici di rosso, scivolarono tra i tavoli, si insinuarono nelle altre salette del locale, ne riempirono i vuoti. Timidamente e con eleganza lasciarono spazio al dopo, agli applausi ora più forti, all'emozione che segna la chiusura di un concerto. C'era gioia nell'aria, la potevi respirare. Quella reale, vera. Quella che nasce improvvisa dal profondo, e non è filtrata o costretta da convenzioni di circostanza. Il piacere di essere, e di vivere. Appartenenza, forse. Ad uno spazio dell'anima che qui si riconosce, in questo momento, in questo luogo. Parentesi breve, prima di riprendere ad inseguire equiibri sempre lontani. Giurerei di aver visto anche occhi lucidi, alla fine, quando quelle note si raccolsero insieme con un sospiro, e con eleganza chiesero il permesso di scrivere la parola "fine" alla serata. Fuori la città era deserta, e le luci dei vicoli parlavano di una bellezza forse vista per la prima volta. L'inverno sembrava lontano, e non c'era ragione di affrettarsi. Comments are closed.
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February 2020
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