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Settembre in Europa

19/9/2015

 
Picture
Settembre ha ancora le temperature eccessive di un agosto esagerato.
Uno dei tanti argomenti interessanti su cui discutere a fondo nelle serate comunque più miti, magari in compagnia di un cognac mentre le immagini dal mondo scorrono su un video ad alta risoluzione. Sorseggiare lentamente il liquore osservando con attenzione le vita riproposta nello schermo 16:9 non trascurando il doveroso e profondo commento che il giornalista o esperto di turno ci fornisce gratuitamente e che certamente ci aiuterà a comprendere appieno la gravità della situazione e i mille risvolti che da essa derivano, insieme alle decisive mosse che presto, certamente, verranno messe in atto da chi di dovere.
Un sorriso appena accennato mentre passano le immagini. Assaporare lentamente il fluido profumato che sembra splendere nel bicchiere appena riscaldato dalla mano. Un sorriso amaro, ed un gioco da fare. Iniziare a contare quante volte certe parole "magiche" ricorrono nelle presentazioni e discussioni. Quante volte la parola "Europa", tanto per iniziare con una qualsiasi, ricorre nel fluido e caotico susseguirsi di un insieme di frasi e numeri con presunzione definiti "notizie" e informazioni. Sorridere di nuovo.
"Molti dati non vogliono dire molte informazioni" ricordava un professore inglese qualche anno fa.
Immagine
Europa, figlia di Agenore re di Tiro. 
Europa, così bella da far innamorare Zeuss che assume le sembianze di un toro bianco e si sdraia ai suoi piedi.
Europa che sale sulla groppa del toro e viene trasportata nell'isola di Creta.
Europa, che diventa la prima regina di Creta e che da a Zeus tre figli: Minosse, Radamanto e Sarpedonte.
Il mito di Europa.

Sulla scena del mondo, Europa, di nuovo.

Europa che balbetta iniziative e proposte timide e flebili, subito rinviate a data da destinarsi. Timidezza di gioventù forse. Quasi amabile, fosse diverso il contesto.

Momenti epocali avvertiti in sottofondo e confusi con le risate del party dei vicini. Inossidabili resistenze a capire, incredibili resistenze a comprendere. C'è sempre un ma, c'è sempre un forse, un però, un'azione che qualcuno dovrebbe fare prma, e prima ancora ed ancora. E comunque poi nulla va più bene. 
Un incontro ai massimi livelli di nuovo, tra un paio di settimane. Ma prima una necessaria valutazione statistica di cosa l'opinione pubblica si aspetta e di quanto il tutto sia politically correct.
Mare Nostrum. Gloria di civiltà millenarie, lo spessore di centinai di anni, luce e ragione annacquati da ragazzetti inesperti e ricchi di certezze al confine dell'arroganza e supponenza.
D'altra parte la storia insegna che nulla si impara dalla storia.
Pensiero debole, qualche integratore non guasterebbe. Pensiero ripiegato su se stesso, eccesso di confidente sicurezza in una stabilità assunta come certa e dovuta. Immutabile pretesa di assenza di rischio e comunque un tasto rewind sempre disponibile. Scelte on demand, scenari ottimizzabili a piacere, photoshop per cambiare ciò che stona. Riarrangiare il passato e ricollocarne in maniera adeguata gli spazi e le forme. 
Duckspeak.
Doubleplusgood. 
Agli incroci della storia, orde di ignoranza e violenza trovano facile passaggio in autostrade di vita sempre aperte e cieche ai loro stessi aguzzini. 
Si vis pacem para bellum, potrebbe non essere una bestiemma ma una scelta da altri obbligati. "Noi che si volle apprestare il terreno ..". Bertold letto di sera, nel silenzio della notte e con il sommesso cantilenare della storia di sottofondo, porta i pensieri su strade pericolose e non volute.
Forse solo un vicolo cieco, forse la scelta non è poi tale e non è comunque una scelta. 
Tertium non datur.

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    A general blog, but still personal. The name as a tribute (my tiny, personal one) to the Crimson King. No specific matter, no specific path or target to be followed or reached.  A space where to collect events, ideas, perspectives coming from the world around, but still under my own control.

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