Il mese dei giorni più corti, il mese delle ore fredde del mattino e delle mani in tasca, quando il sole è debole e debole è il cielo vittima incolpevole di di quelle forme grigie che si avvolgono e sfuggono come sogni all'alba e come sogni svaniscono nel nulla.
Tratti di luce a definire i confini e creare spazi di esistenze effimere e impreviste. L'idea di un caffè caldo è quasi come sentire il suo profumo nell'aria. Ti costringe ad affrettare il passo ed entrare nel piccolo locale appena prima delle antiche scale. Libri e giornali, un mattino come tanti, il buongiorno di sempre, le foto appese alle pareti, frasi e tratti di storie incorniciate in sentenze senza tempo a disposizione di chiunque voglia leggere. Sguardi severi di avventori per un attimo distratti dai loro pensieri. Giovani e non, soli o in coppia, brevi saluti, parole soffuse, sguardi a scrutarsi per un istante. Il mondo fuori dai vetri ha una diversa consistenza ora. E diverso è osservare gli altri passare dentro e oltre le ombre, sfiorare lame di luce, intrecciarsi nei vicoli laterali di una città austera che rimpiange un passato neppure così lontano ma che non le appartiene certo più. Il mese dei giorni corti e la sua pessima abitudine di piegarsi verso la vita di ieri infilando il presente in tunnel scivolosi e senza uscita. Il mese dei giorni corti, il suo fascino languido e intimo in mattine fresche baciate da un sole debole, viziate da ombre solide e mutevoli. Il mese delle notti lunghe e piene di stelle e promesse. Sembra quasi che ci sia un equilibrio in tutto questo. Comments are closed.
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AuthorStories and novels, stories and shades of words. Sapphire can be a voice, a whisper, a night talk. Colours in words, words merged and melted with pictures. Words as colours, words as shapes sometimes overlapping with the visual experience. A different way to see the world or, maybe, just the very same way using different tools and finding different paths. Archives
December 2021
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