Il vento leggero della notte soffia via la vita e il suo senso.
Ogni notte un frammento di esistenza se ne va, accompagnato da un mare di ricordi e un oceano di sogni. E notte dopo notte, solo i sogni tornano ad aumentare il distacco tra la vita e le sue attese non onorate. Una luna a metà pretende di illuminare un mondo che si dimostra solo privo di colori. Grigio e nebbioso, come in quei film di quarta categoria dove tutto è scontato e atteso. Scivolano via questi colori, al calar della sera e rimangono sopiti e nascosti in attesa di tempi migliori. Ben chiusi negli anfratti della mente solo a tratti emergono, pungenti e netti, a cullare quei sogni fluttuanti in un tempo indefinito, a dar loro ancora una parvenza di realtà, un’ulteriore dolce menzogna. Attimi flessibili e troppo irregolari, perduti nella rete neurale di scambi di informazioni, collassano nel grigio pantano di un’anima ferita. Si contorcono e allungano, questi attimi e pensieri, si avvinghiano e avvolgono appena possono a quelle spirali di sogni e di aria tra le fronde degli alberi in una notte di Agosto ripetuta all’infinito. Il fruscio delle foglie, il vento profumato a portare aghi di pino e di salsedine, il mare di quel giorno, lo sciadordio delle onde leggere sulla spiaggia nera di Theologs. Frenetici, febbrili, carezzano le cime degli alberi e insieme con il loro sussurrio trascinano la mente nella terra di mezzo del “tutto esiste insieme”. Ogni ricordo e possibilità, ogni esperienza e ogni sua variazione sono qui e vivono insieme nello stesso tempo e nello stesso spazio. Puoi passarli iin rassegna questi momenti della vita come in un film al rallentatore. Tutto esiste, fotogramma per fotogramma, e tutto può essere fermato, portato indietro, modificato e di nuovo messo in moto. Il senso del tempo è flessibile, e non c’è direzione. Il prima è il dopo solo un pò spostato ma nulla è percepibile come tale se puoi cambiare l’ordine delle cose e trasferire l’inizio alla fine. In mezzo, in questa terra regno del tempo nullo, i volti e le anime di coloro che sono la tua vita si dispiegano nelle loro espressioni base, punti e momenti topici e critici, punti di singolarità della tua esistenza che solo ad essi potrebbe ricondursi. Nella sequenza temporale classica, escludi tutto, gettalo via, cancellalo. Solo tieni quelle singolarità ed avrai comunque l’essenza completa di ciò che è stato e ha definito il tuo presente. Il futuro è da questo preparato e solo aspetta il momento adatto per prendere consistenza e dare il suo parere, insindacabile, su ciò che è stato e sarà. Asciuga il sudore che questi sogni o forse incubi ti regalano, respira piano ed ascolta meglio questo vento che ancora parla. Insieme a tutte le storie, insieme a tutti i dolori e a tutte le gioie c’è, confuso in quel brusio, anche la risposta a ciscuna delle domande che la notte pone apertamente e senza freni. Ascolta questo vento, ascolta le sue parole in rima. Questo oceano di suoni che sembra avere nessun inizio e nessuno spazio, ti avvolge e penetra nella tua anima perchè ne fà già parte. E’ il rumore dei tuoi sogni. Comments are closed.
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AuthorStories and novels, stories and shades of words. Sapphire can be a voice, a whisper, a night talk. Colours in words, words merged and melted with pictures. Words as colours, words as shapes sometimes overlapping with the visual experience. A different way to see the world or, maybe, just the very same way using different tools and finding different paths. Archives
December 2021
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