Non alterare l’equilibrio di queste ore congelate in una notte di fine estate
Non curarti delle storie narrate da figure ormai spente, non curarti della consueta nenia così a lungo trascinata. Suoni e melodie ben note e conosciute, ancora riproposte a celebrare se stesse e null’altro. Appena sfiorano passanti distratti, subito si perdono nelle geometrie delle vie, nel vuoto immenso dei parcheggi, nei tunnel del metrò tra i vapori e i colori elettrici della città. Rimbalzano sulle pareti dei palazzi, sulle vetrine spente. sui cartelloni di guardia ad ogni incrocio ed ogni piazza. Potresti sentirli se presti attenzione, se sei così fortunato da avere intorno solo il silenzio e null’altro. Li sentiresti come un sussurro lontano, indefinito e senza direzione. Li sentiresti smorzarsi lentamente e lasciare di nuovo il silenzio solo padrone della notte. Frazioni e frammenti di assenza di suoni e rumori, tra improvvisi singulti di vita scorrelata e caotica. Può essere un’auto che scompare a forte velocità, un gruppo di ragazzi di ritorno da una discoteca, il treno in arrivo nella vicina stazione. Possono essere i tuoi pensieri, a volte più rumorosi del mondo intorno. Un piccolo mondo fatto di luoghi diversi e di connessioni, di impressioni e di legami spesso non noti, solo percepiti senza vera consapevolezza. In questi luoghi potresti avvertire la somma di tutte le minime e sconosciute vicende di ognuna di quelle anime che si affrettano a rincorrere il prossimo giorno. Da sole o in compagnia, singoli o in gruppo, amici o amanti o solo conoscenti occasionali. Storie di vita e di relazioni, ancora storie di connessioni e interferenze. Mi limito a guardarli, a seguirli quanto basta per per poterne intuire la leggerezza che a volte li accompagna, per cogliere attimi di esistenza che appaiono e forse davvero sono, o semplicemente potrebbero essere. Sensazioni di passaggio in notte di fine estate. Sagome veloci e anonime sotto un cielo straniero, fruscii evanescenti, schiamazzi giovanili o solo volgari, coinvolgente esempio di umanità in divenire in attesa di migliori ed auspicabili combinazioni, stridenti contrasti a scrutarsi con sospetto, mutietnici disguidi e speranze, limitate prospettive comunque smorzate da un sorriso o amplificate da uno sguardo. Tensioni ed equilibrio, precarie situazioni di sponda. Temporanea sospensione, tregua non dichiarata, terra di nessuno. Comments are closed.
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AuthorStories and novels, stories and shades of words. Sapphire can be a voice, a whisper, a night talk. Colours in words, words merged and melted with pictures. Words as colours, words as shapes sometimes overlapping with the visual experience. A different way to see the world or, maybe, just the very same way using different tools and finding different paths. Archives
December 2021
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