Tutte le parole sono cadute a terra, come foglie e insieme ad esse. Traiettorie lente e voluttuose giù giù fino a trovare un attimo di pace sull'asfalto bagnato. Mucchi piccoli e grandi, rimescolati da folate di vento, spazzate via e ricomposte poco oltre.
Sono lì, al margine della strada a marcire sotto la nebbia lattiginosa, a contorcersi sotto i raggi di un sole a volte ancora tiepido. Puoi ancora distinguerle se vuoi. A tratti, per un attimo solo, spezzoni di parole, frasi interrotte, esclamazioni, dichiarazioni d'amore, urla di rabbia, imprecazioni, preghiere. Vortice di suoni. Le puoi anche sentire se solo riuscissi ad annullare il brusio del mondo intorno, se solo potessi riempire di silenzio la valle immensa questa vita. Echi lontani confusi con sussurri senza tempo e spazio. Litanie cui si sommano i colori che intorno a loro si addenseranno e fonderanno. Nenia, filastrocca chiusa su se stessa. La tentazione di raccoglierle quelle parole o, almeno ciò che ne resta. Raccoglierle, tentare di riavere quelle vibrazioni di vita, limpidi lampi di energia e forza che trascendevano i limiti solo in seguito scoperti e subiti. Plasmarle ancora, connetterle, pregarle di nuovo quasi si potesse tramite loro ricostruire il tempo, riaprirne le porte, tornare a rivedere le stelle. Comments are closed.
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AuthorStories and novels, stories and shades of words. Sapphire can be a voice, a whisper, a night talk. Colours in words, words merged and melted with pictures. Words as colours, words as shapes sometimes overlapping with the visual experience. A different way to see the world or, maybe, just the very same way using different tools and finding different paths. Archives
August 2020
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