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Where my country lies/3

6/3/2015

 
Picture
The Captain leads his dance right on through the night
- join the dance ….
Follow on! Till the Grail sun sets in the mould.
Follow on! Till the gold is cold.
Dancing out with the moonlit knight,
Knights of the Green Shield stamp and shout.
(Genesis, Selling England by the pound)

Storia.
Papaveri rossi, nel parco della ricordo.
Gli scoiattoli sono i migliori amici delle croci nel parco del ricordo.
Corrono via veloci con la coda a mezz’aria e la testa che scatta a destra e sinistra in cerca di cibo. Si fermano all’improvviso, annusano il terreno rapidissimi, scavano, scappano di nuovo.
A volte si fermano ai tuoi piedi, senza paura alcuna, e ti guardano in attesa di un regalo fatto di noccioline.
Un attimo e di nuovo via.
La cattedrale gotica è una signora silenziosa che guarda con sufficienza la moltitudine che fluisce sulle sue strade laterali. La guarda e non la considera, forse la giudica e la disprezza, ma questo non è dato sapere.
Enigmatica e distaccata, fredda e lontana nelle sue mura ormai scure dallo smog e dal tempo, non lascia trapelare nulla della sua vera anima.

Solo i galgoil dall’alto delle mura e del campanile mostrano il loro volto sinistro e inquietante. Ti guardano dall’alto con un ghigno che non può lasciarti inidifferente. Sembra ridano di te, sarcastici e crudeli, appesi alle pareti, prigionieri di una cattedrale e delle sue mura eppure ancora, o forse proprio per questo, con la voglia di irridere e deridere quella folla che si affretta sotto il loro sguardo verso giorni che si illude di poter dominare.
La pioggia riprende a cadere, leggera ed insistente. La gente si affretta verso il porticato, qualche ombrello si pare.La mia strada non ha un porticato ed io non ho un ombrello. Accelero il passo, ma neanche troppo. In fondo mi è sempre piaciuto camminare sotto la pioggia e questa, per quanto fredda, è comunque leggera.
Pioggia Inglese, Cheshire, all’imbrunire. Il vento si è adesso unito al concerto dei suoni e delle presenza della città. Uomini ed elementi, ognuno partecipaa suo modo a questa danza pre-invernale. Domani la città si sveglierà tardi, molto tardi, ancora intontita dagli eccessi della notte.
C’è sempre una soluzione sebbene a volte non sia immediatamente visibile o chiara. Forse solo perchè i tempi non sono ancora maturi per quella soluzione. In realtà è già nell’aria prima ancora che tu te ne renda conto.
Prima ancora che tu ti ponga la domanda cui la soluzione sarà la risposta. Cammina al tuo fianco a te invisibile, ancora incerta ed evanescente, imprecisa e sfuggente. Ad ogni passo acquista spessore e contorno, ad ogni passo diventa via via più reale, più concreta, più certa, più precisa fino ad apparire, all’improvviso, come la più normale delle cose, come l’evento giusto al momento giusto.
Due dimensioni che in un attimo acquisiscono coscienza l’uno dell’altra.
Il rumore dei pensieri avolte diventa così forte da far quasi male.
Non questa sera, non adesso.
Salvation Army, divise nere, ottoni lucenti, strumenti a fiato. Al riparo sotto il porticato di NorthGate Street, a suonare il suo repertorio per passanti tutt’altro che interessati. Un altro pezzo di mondo immerso in un universo non suo come una goccia d’olio nell’acqua. Ne vedi il confine e ne senti la differente provenienza. Tentativi di comunicazione su livelli diversi.
Quasi impossibile uno scambio, quasi certo il risultato. Mi fermo un attimo ad ascoltare e osservare. Il ritmo lento sembra far ondeggiare l’atmosfera intorno in una sorta di danza senza tempo. Non conosco il brano, la musica è monotona e leggermente triste, ma è suonata con la cura che si da alle cose importanti e, alla fine, ha il suo impatto in questa giornata grigia e piovigginosa. Riporta comunque una sorta di armonia nel’insieme di suoni sconclusionati della città. I musicisti, certamente tutti volontari, sono avanti con gli anni ma hanno energia e volontà da vendere. Amano quello che fanno, il resto viene da sé.
Il senso della separazione delle cose. Ancora questo. Strade che si sfiorano senza incrociarsi, punti di contatto limitati ed appena accennati, nello spazio e nel tempo. Ciascuno separato ed indifferente all’altro. La sommatoria è la città e la sua anima, ma quest’anima è nevrotica, ed instabile.
Ama tutto e il contrario di tutto. Ogni categoria è tale per una sua parte ed è nulla per tutti gli altri.
Ma è la storia di ogni città e qui, alla fine, è solo accennata.

There’s a fat old lady outside the saloon;
laying out the credit she plays Fortune.
The deck is uneven right from the start;
all of their hands are playing apart.

The Captain leads his dance right on through the night
- join the dance ….
Follow on! A Round Table-talking down we go.
You’re the show!
Off we go with: – You play the hobbyhorse,
I’ll play the fool.
We’ll tease the bull
ringing round & loud, loud & round.
Follow on! With a twist of the world we go.
Follow on! Till the gold is cold.
Dancing out with the moonlit knight,
Knights of the Green Shield stamp and shout.

(Genesis, “Dancing With The Moonlit Knight”, from “Selling England by the pound”)

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    ​Stories and novels, stories and shades of words. Sapphire can be a voice, a whisper, a night talk.  Colours in words, words merged and melted with pictures. Words as colours, words as shapes sometimes overlapping with the visual experience.  A different way to see the world or, maybe, just the very same way using different tools and finding different paths. ​

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